Musica

Loano: appuntamento con il Premio musica tradizionale

Loano: appuntamento con il Premio musica tradizionale

A Loano, da domani, è di scena la migliore produzione discografica di musica tradizionale italiana. Ad offrire un prestigioso palcoscenico alla musica popolare italiana sarà la seconda edizione del "Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana" nell’ambito del Festival "Suoni della Tradizione". Il Premio, promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, si propone di promuovere e divulgare ricerca, recupero e valorizzazione della cultura musicale più antica e tradizionale di radice italiana, ma soprattutto di dare spazio alla nuova interpretazione della musica popolare e di proporre un confronto tra le tante esperienze e produzioni musicali del momento.

Il Premio, assegnato nella prima edizione a Riccardo Tesi per l'album "Lune", ha visto anche quest'anno la prestigiosa collaborazione di una sessantina di giornalisti musicali che hanno votato il Miglior disco dell'anno 2005. Vincitore del premio è risultato l'album La valle dei Saraceni di Tendachënt. La direzione artistica, affidata ai giornalisti musicali Enrico Deregibus e John Vignola, ha invece assegnato il "Premio alla Carriera" e il "Premio alla realtà culturale".

Martedì 25 luglio a dare il via al festival sarà il gruppo veneto Calicanto, che a partire dalle ore 21.30, suonerà sul lungomare di Loano.
Storico gruppo della scena folk italiana, i Calicanto, che con il loro disco Isole senza mar occupano la quinta posizione nella classifica del premio, percorreranno con i loro strumenti i sentieri musicali dei Colli Euganei. Il disco è uscito in concomitanza con i 25 anni di attività del
Gruppo abbinato ad un libro di 84 pagine. Frutto di vari anni di ricerche documentali e di interviste ad anziani, nel disco i riferimenti ai trovatori della Corte Estense, al gregoriano, ai rituali come il "batermarso" così come gli echi di bande musicali, di corali, danze, ninne nanne, contribuiscono a tratteggiare la sottile bellezza delle colline che sorgono dalla pianura padano-veneta.
I Calicanto sono nati nel 1981 e negli anni hanno intrapreso molteplici itinerari finalizzati al recupero ed alla rivitalizzazione del ricco patrimonio musicale veneto, abbinando al lavoro di ricerca etnomusicologica un'intensa attività concertistica in tutto il mondo. Vantano innumerevoli partecipazioni ad importanti festival internazionali (Vancouver, Washington, Seattle, Lisbona, Santiago de Compostela, Lubiana, Lorient, Dranouter, Berna, Segovia, …) e prestigiose collaborazioni teatrali e cinematografiche (Luis Bacalov, Juliette Binoche, Patrice Leconte, Vanessa Paradis, …). Compongono il gruppo: Gabriele Coltri (cornamuse, armonium), Claudia Ferronato (canto), Francesco Ganassin (clarinetti, ocarine, canto), Giancarlo Tombesi (contrabbasso), Roberto Tombesi (organetti, mandole, canto) e Paolo Vidaich (percussioni, canto.)

Nella serata del 25 luglio sarà consegnato il "Premio realtà culturale" a Valter Colle anima dell'etichetta discografica Nota. “Caparbio divulgatore dell’altra musica, quella lontana dai riflettori,” spiega nella motivazione la direzione artistica del Premio “Valter Colle è etnomusicologo, insegnante di antropologia culturale, discografico, editore, sognatore. Friulano, alla fine degli anni Ottanta fonda Nota, etichetta discografica che è diventata in breve un punto di riferimento per il lavoro incessante, sbalorditivo, sulla musica di tradizione orale, lavoro che preserva una ricchezza che è culturale, artistica, sociale. Nota ha un catalogo infinito, sembra un’etichetta discografica ma è in realtà un centro di documentazione: nessun
disco va fuori catalogo. Il “Premio Città di Loano alla realtà culturale 2006” va ad un raro, forse unico, esempio di intelligenza, passione, volontà. E lungimiranza.”

Il Festival Suoni della Tradizione prosegue il viaggio nella musica tradizionale italiana spostandosi, Mercoledì 26 luglio, dai colli Euganei dei Calicanto nel cuore del Monferrato. E da qui che proviene Tendachënt, che a partire dalle ore 21.30 salirà sul palco allestito sulla promenade loanese per presentare l'ultimo progetto musicale. Si tratta del disco La valle dei Saraceni per il quale la formazione piemontese, guidata da Maurizio Martinotti, riceverà nella serata il Premio per il Miglior Album del 2005.
Terzo lavoro discografico del gruppo nato dalla storica formazione de La Ciapa Rusa, La valle dei Saraceni recupera il patrimonio popolare, non solo piemontese, e lo mescola con quello mediterraneo, colorandolo di sonorità elettriche. Numerosi gli ospiti che hanno arricchito di suggestioni il disco: Enzo Avitabile ed i Bottari di Portico, Paul James (dei Blowzabella), Toni Torregrossa (di Urbalia Rurana), il cantante provenzale Renat Sette, il trio vocale femminile catalano De Calaix.
Sarà ospite del concerto il musicista spagnolo Toni Torregrossa, leader di Urbalia Rurana, gruppo nato nel 1988 dall'incontro di alcuni dei solisti più attivi del Pais Valencian, zona di grande tradizione musicale.

Giovedì 27 luglio, la scenografica cornice dell'Arena Estiva Giardino del Principe ospiterà uno straordinario concerto. Protagonisti della serata il più grande cantastorie del sud d’Italia, Otello Profazio, Davide Van de sfroos, cantore della provincia lombarda che compone in dialetto laghèe e il Parto delle nuvole pesanti, eclettica formazione etnoautoriale con le radici in Calabria e la residenza a Bologna.
I tre artisti daranno vita insieme a "L'asino, il corvo, il lupo - luoghi comuni", una produzione del "Premio nazionale Città di Loano" che porta in scena le figure di tre animali spesso considerati in modo negativo, ma che in realtà sono simboli di caparbietà, dolcezza, marginalità. Così come Omero paragona le imprese del valoroso Aiace a quelle di un asino, Profazio, Van de sfroos e il Parto fanno diventare l'asino, il corvo e il lupo metafore della nostra società. Calabria e Lombardia come luoghi comuni per sfatare i luoghi comuni.
Nella serata sarà consegnato a Otello Profazio il Premio alla carriera 2006.
“Artista dalla intensa comunicativa” spiega la direzione del Premio “lavora da sempre sul patrimonio popolare della sua Calabria, della Sicilia, di tutto il meridione. Ha preso dagli antichi cantastorie e dal poeta popolare Ignazio Buttitta, ed ha restituito un canto suo, vitale, forte, colorato. Il “Premio Città di Loano alla carriera 2006” - una carriera iniziata negli anni Sessanta e tuttora viva - va alla terra, alle storie, alle leggende, ai personaggi del Sud aspro e dolce, ricco e povero, e alla capacità di cercarli e cantarli, di renderli emblematici. Spettacolo, cronaca e testimonianza insieme.”

Il festival Suoni della Tradizione si chiuderà, Venerdì 28 luglio, con una grande festa in piazza animata dalle danze tradizionali. A guidare i passi sulle più note ballate popolari sarà l'Associazione "Indanza", formazione specializzata nelle danze Occitane, Francesi e dei Paesi Baschi.

Saranno ospiti del festival i giornalisti e giurati: Enrico de Angelis (Premio Tenco), Ciro De Rosa (World Music), Tiziano Menduto (Folk Bulletin), Antonio Vivaldi (XElle – Repubblica), Giorgio Casari (Mucchio Selvaggio – Kataweb), Guido Festinese (Il Manifesto), Annalisa Scarsellini (Intimità).
Tutte le iniziative sono ad ingresso libero.

"Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana" è organizzato dall'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano con il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Savona, dell'A.P.T. Riviera delle Palme e con la collaborazione dell'Associazione Le Muse di Genova.